Dissolvi di me

tutto.

Elimina, scongiungi

sbatti e sparpaglia tutto

di me.

Trascina e scalpella,

butta via, scortica, pungi e sbrandella;

poi colpisci quel che rimane,

intontisci, perpetra il massacro,

stordisci e dimena di me,

bastonane i resti.

Scuoti nell’aria, strappa, sgualcisci.

Pugnalami

amaramente.

Torna a casa, poi,

avidamente.

Piangi di me, poi

Tutto.

“Se nulla possiamo contro la morte, nulla possiamo se non celebrare essendo il corpo che abitiamo, essendo materia che esplora e che gode.

La pratica di Nicola Bianco si compone di amore, emancipazione, cura e radicale tenerezza.

Guardando al mondo con una lente sempre diversa, Bianco conduce una ricerca di gioia sperimentando attraverso l’uso di diversi media. Un costante work in progress, un embrione che non è mai superficiale, ma sempre in metamorfosi e dentro le cose.

Nelle sue opere, Bianco invita chi osserva a sedersi ad un simposio.

Fatevi vestire dal sole.

Buon appetito.”

Veronica Grazioli